Carenza di ferro: sintomi e soluzioni
martedì 11 Aprile 2023
integratori
Quando si parla di carenza di ferro, sintomi e cause meritano sempre attenzione e approfondimenti. Qualunque sia l’origine del problema, però, l’integrazione è un passaggio essenziale per ritrovare l’equilibrio e il benessere dell’organismo. Scopri di più.
Carenza di ferro: sintomi e cause
Prestando attenzione ai sintomi, carenza di ferro e anemia sono riconoscibili per una gamma di manifestazioni particolari che può evolvere nel tempo attraverso l’intensificazione o l’aggravamento dei segnali lanciati dall’organismo. La carenza di ferro si manifesta soprattutto attraverso debolezza, pallore, mal di testa, irritabilità, mancanza di respiro e vertigini. In alcuni casi è possibile che compaiano anche dolore toracico, estremità fredde e battito cardiaco accelerato, sintomi derivanti dall’indebolimento provocato da un’ossigenazione sanguigna insufficiente e dalle difficoltà di termoregolazione causate dalla carenza di ferro. Passando alle cause, carenza di ferro o anemia sideropenica solitamente sono riconducibili a quattro evenienze principali: emorragie e sanguinamenti a seguito di traumi o interventi chirurgici, gravidanza e allattamento, scarso assorbimento, oppure apporto di ferro insufficiente.
Carenza di ferro: cosa mangiare per migliorarla
Chi scopre di avere una carenza di ferro dovrebbe associare all’uso di appositi integratori anche il consumo di alimenti utili per colmare questa mancanza. Molti dei cibi che consumiamo abitualmente, infatti, contengono ferro emico (di origine animale e a rapido assorbimento) o non emico (di origine vegetale e ad assorbimento ridotto): parliamo di fegato, frattaglie, carni rosse, crostacei, molluschi e trota, ma anche di verdure a foglia verde, lenticchie, noci e pistacchi. Inoltre, in presenza di carenza di ferro, cosa mangiare è importante quanto come mangiarlo: per massimizzare l’assorbimento, infatti, è consigliato associare il consumo dei cibi ricchi di ferro a quello di alimenti contenenti vitamina C (come succo di limone, pomodori o peperoni) mentre è da evitare l’associazione con alimenti che ostacolano l’assorbimento, come latticini, caffè, tè e cioccolato.
Integratore ferro: come scegliere quello giusto
Oggi è possibile scegliere l’integratore ferro più adatto alle esigenze di ciascuno spaziando tra diversi formati come capsule gastroresistenti, polvere e gocce o flaconcini. Al di là della tipologia di assunzione selezionata, però, è importante verificare l’efficacia dell’integratore ferro studiandone la disponibilità e preferendo le soluzioni ad assorbimento rapido o potenziato.
Integratori di ferro: le soluzioni Chemist’s Research
Vuoi trovare il miglior integratore di ferro per anemia sideropenica e mancanza di ferro e cerchi la soluzione perfetta per le tue esigenze? Chemist’s Research ha formulato integratori di ferro proposti in capsule arricchite con vitamina C, vitamina B12 e Acido Folico: il perfetto mix ad alto assorbimento tra un integratore ferro e vitamina C e un integratore ferro e acido folico. Si tratta di Ripresa Ferroforte, una formula in capsule per l’integrazione quotidiana che affianca alle microparticelle di ferro pirofosfato emulsionato il potere della Vitamina C, che massimizza l’assorbimento, e le qualità dell’acido folico e della Vitamina B12, che favoriscono la produzione di cellule ematiche e globuli rossi. Senza glutine e privo del retrogusto sgradevole che caratterizza i classici integratori di ferro, Ripresa Ferroforte non provoca disturbi allo stomaco e presenta una biodisponibilità superiore che consente di ridurre efficacemente il senso di stanchezza, migliorare l’ossigenazione e contrastare con successo i sintomi della carenza di ferro.
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